Sistema Idroviario

Flotta

Lo studio del potenziale infrastrutturale del sistema non può prescindere da un panorama degli utilizzatori di tale sistema, ovvero i natanti, che anzi “categorizzano” le infrastrutture.
Da un punto di vista dinamico, il natante idroviario rappresenta un mezzo ideale: mentre per i veicoli terrestri le resistenze aumentano con la portata in proporzione diretta, per il natante la portata aumenta con il cubo delle dimensioni e le resistenze solo con il loro quadrato. Di contro, la resistenza data dalla formazione delle onde, che aumenta all’aumentare della velocità, rende difficile se non proibitivo, il raggiungimento delle velocità raggiungibili sia su strada che su ferro.
Per creare economie di scala, la tipologia di unità navale, per il trasporto di merce su fiume, raggiungerà dimensioni sempre più grandi, nonostante la presenza di numerosi vincoli infrastrutturali su molte rotte. L’obiettivo principale, che porta alla costruzione di chiatte che superano la V classe, è stato soprattutto quello di migliorare il rapporto costo-efficacia.

Si definiscono:
A. Automotori:
Gli automotori, sono dotati di un proprio apparato motore. Queste unità navali, durante la fase di carico e scarico della merce non utilizzano i motori. Queste unità vengono generalmente usate per lunghi percorsi, nei quali il tempo di sosta per la movimentazione della merce, tempo improduttivo per la macchina di trazione, ha una minore incidenza sui costi di esercizio. I propulsori vengono anche utilizzati per i convogli a spinta che, seppur di modeste dimensioni, permettono un incremento di carico utile quando, lungo i canali e lungo i fiumi, la velocità di corrente non è troppo forte. Vi è una limitazione data dall’immersione, problema che viene superato utilizzando, molto spesso, dei propulsori aggiuntivi che in mare aperto non sono utilizzati. Mentre in mare, anche per navi di grossa stazza, viene utilizzata una sola elica per ragioni di rendimento propulsivo, nella navigazione interna, quando si impiegano le eliche dell’autopropulsore, spesso la potenza viene divisa su più assi. Le eliche, in questo caso, seppur più piccole operano a regime più elevato.

B. Chiatte, e Convogli di chiatte a spinta:
I convogli sono formati da una o più chiatte spinte da uno spintore che costituisce l’apparato propulsivo del sistema, sostituisce infatti il rimorchiatore. Tale tipologia di navigazione “a spinta” consente un’economia di rendimento meccanico, ha una buona manovrabilità, l’intero volume dell’imbarcazione è destinato alla capacità di stiva e le operazioni di carico e scarico sono più agevoli dell’unità navale descritta in precedenza. Pertanto, tale tipologia di imbarcazione consente una interessante riduzione dei costi di esercizio. Per trarre pieno vantaggio da questa tecnica e per evitare le soste dello spintore, che allungherebbero i tempi di ammortamento, bisognerebbe predisporre un elevato numero di chiatte e di quantità di merce con un servizio regolare.