Infrastrutture
La rete di navigazione è costellata da una serie imponente di infrastrutture, quali conche e porti. Le prime costituiscono parte integrante delle idrovie stesse, rendendo possibile il passaggio tra segmenti diversi dalle quote sul livello del mare differenti, oppure addolcendo la pendenza presente sul tracciato di una singola idrovia; le seconde costituiscono i terminali per i navigli che conducono le merci da e verso il Nord Italia.
I Principali Porti
La rete idroviaria è caratterizzata da una serie di porti e banchine pubblici e privati. Tali ultimi terminal non sono utilizzati da società operanti nell’ambito della logistica, e quindi dei servizi a terzi, ma sono utilizzati principalmente per l’approvvigionamento o la movimentazione di merci proprie.
Fanno parte del sistema idroviario peraltro, anche quei porti i quali, pur avendo una vocazione principalmente marittima, sono caratterizzati almeno in parte dalla compresenza di un idrovia interna alla quale appoggiarsi per l’ingresso nelle acque interne. Da non dimenticare poi, come anche porti in linea di principio totalmente marittimi, possano essere considerati anche fluviali in virtù dell’equiparazione, operata dall’Agreement, della fascia costiera all’idrovia interna; ciò risulta tanto più vero quando i porti costituiscono terminal indispensabili per il transhipment cargo – chiatta e l’ingresso in acque interne.
I porti costituiscono degli snodi importanti per accogliere merci di tipologie eterogenee, che non hanno come unico obiettivo quello di raggiungere l’area portuale, ma di essere da qui reindirizzate verso le proprie destinazioni finali tramite altre modalità di trasporto. Per tale ragione risulta fondamentale per i porti godere di una infrastrutturazione interna capace di renderli in grado di accogliere merci di svariata natura, e di reindirizzare le merci funzionando come veri e propri “terminal intermodali”.
I principali porti della rete idroviaria, così identificati per l’elevato volume di merci sviluppato, per i servizi infrastrutturali offerti, e per la strategicità della collocazione geografica lungo la rete idroviaria, sono: il porto di Cremona, il porto di Mantova Valdaro, l’interporto di Rovigo, il porto di Chioggia, il Porto di Venezia ed il porto di Porto Nogaro.
Le conche di navigazione
Le conche di navigazione svolgono il ruolo strumentale fondamentale di agevolare la navigazione, appianando i dislivelli presenti, e fungendo da veri e propri “ascensori” per i navigli. Attualmente l’intero sistema di navigazione del Nord Italia conta ben 26 conche, quasi tutte già predisposte o in fase di predisposizione alla Classe Va. E’ qui il caso di sottolineare alcuni interventi oggi in corso, di importanza cruciale per lo sviluppo ulteriore della navigazione interna del Nord Italia:
L’adeguamento alla Classe V della conca di Isola Serafini (E91-02, direttrice Cremona – Casale Monferrato, tra Cremona e Piacenza) costituisce un gancio importante per l’estensione dei traffici su quella direttrice, oggi inutilizzata.
La costruzione della Conca di Mantova Valdaro, (E91-01, Canale Mantova – Adriatico), permetterà il collegamento diretto tra il Canale ed i laghi di Mantova, aumentandone l’accessibilità da parte delle imprese dislocate sui laghi.
La realizzazione di conche di classe Va sul Canale Po-Brondolo (E91, collegante il fiume Po a Chioggia e Venezia), in parallelo con quelle già esistenti in classe IV, nominalmente Cavanella D’Adige Destra, Cavanella D’Adige Sinistra e Brondolo, permetterà di garantire la navigazione commerciale in Classe Va anche su questo tratto, senza intralciare la navigazione turistica, che continuerà ad essere servita dalle conche esistenti in Classe IV.